La Sagra sorse nel 1952, quando un gruppo di pescatori camoglini, per attirare i turisti, si misero a regalare pesce fritto. Da allora, ogni seconda domenica di Maggio, per l'intera giornata, i pescatori mollano le reti per avventurarsi tra setacci, farina, olio e padelle, insieme con i cuochi. Dopo la frittura, il pesce azzurro, freschissimo, è distribuito alla folla da giovani camoglini.
Il successo arrise in fretta alla manifestazzione, propagando in mezzo mondo la fama della Sagra.
Dalla prima edizione, in cui furono usate sei normalissime padell, molte geniali innovazioni hanno contribuito alla riuscita della festa. Nella seconda edizione, l'affluenza fu tanto massiccia da mettere in crisi le autorità cittadine, che decisero di commissionare la costruzione di una padella dalle dimensioni insolite.
Nel maggio del 1954 il primo padellone gigante di quattro metri di diametro e del peso complessivo di undici quintali approdò nella cala del porticciolo. L'anno seguente una diretta eurovisiva contribuì a far conoscere la Sagra oltre i confini nazionali tanto che nel 1957 il padellone partecipò in Belgio, alla presenza di Re Baldovino, al "Kattestoet", il corteo dei gatti nella citta di Ypres, suggellando il gemellaggio tra la la città del pesce e quella dei gatti.
Seguirono anni di grande successo e di imprevedibili sventure, come il rovinoso tuffo della padella in mare alla vigilia della festa del 1959. Recuperata ed rimessa in sesto subì nuovi danni con il crollo del muro al quale era stata fissata. Nel 1960 fu costruita una padella di cinque metri di diametro che venne presto sostituita data le difficoltà nell'utilizzo.
La padella più recente - inaugurata nel 2001 e costruita in acciaio inossidabile grazie alla sponsorizzazione di un grande oleificio, è un gigante da 2600 kg, con il diametro di 4 m, che alla fine della giornata avrà fritto quasi 4000 kg di pesce azzurro in 3.000 litri d'olio.
All'inizio dei tre giorni di festeggimenti, gli abitanti dei due quartieri cittadini, Porto e Pinetto, accendono due grandi falò sulla spiaggia ad opera de. La seconda sera, dopo la processione di San Fortunato, la spiaggia viene illuminata dai fuochi d'artificio, e la domenica mattina, dopo la benedizione della padella, inizia la grande frittura che, secondo la tradizione, dispenserà la buona fortuna a chi mangi pesce nel giorno di San Fortunato.
Oltre al piacere di assistere alla Sagra i turisti potranno visitare il Castello della Dragonara, la Basilica barocca di S.Maria Assunta, l' Oratorio di san Prospero e santa Caterina, il Santuario Nostra Signora del Boschetto, le chiesette romaniche di Ruta e di San Nicolò di Capodimonte nonché - soprattutto - il complesso abbaziale di San Fruttuoso. Nella baia omonima è collocata la celebre statua del Cristo degli abissi, posta nel 1954 sul fondale marino e recentemente restaurata.
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